SEZIONE MARMILLA PUNICA E ROMANA
SEZIONE MARMILLA PUNICA E ROMANA

All’uscita dalle sale sono esposti a sinistra materiali provenienti dal nuraghe Tuppedili di Villanovafranca e dal S’ Uraxi di Las  Plassas che comprovano contatti fra le popolazioni della Marmilla con i Fenici, i Greci, gli Etruschi e i Cartaginesi. Si osservano ceramiche indigene “subgeometriche” e ceramiche d’importazione. Sempre nel piano superiore, la grande sala è dedicata all’esposizione dei reperti della Marmilla punica, romana e tardo antica. Sulla sinistra della parete vi è la mostra tematica sulle tecniche di molitura dei cereali dall’età nuragica all’età romana. Nelle prime vetrine si espongono i materiali dalla necropoli tardo punica di Sa Sedda ‘e sa Caudeba di Collinas e rinvenimenti di superficie dalla necropoli punico-romana di Melas di Villanovaforru. Sono osservabili inoltre reperti provenienti dal recupero effettuato dai carabinieri a causa della devastazione operata dai clandestini di una necropoli di età romana repubblicana e imperiale di Pauli Arbarei databile fra il II sec. a. C. ed il IV d. C.. Nella stessa sala, all’interno delle vetrine a destra, si osservano i reperti provenienti dallo scavo del sacello di Genna Maria. Si tratta di ex-voto e strumenti del rituale fra i quali doni preziosi in oro, incensieri figurati, lucerne multiple e monete bronzee puniche, romane, vandaliche e bizantine. Una parte della mostra espone le ossa calcinate degli animali sacrificati.